Locandina Castagneto Acustico 2024

Ho avuto il piacere di fare una residenza creativa in Valle Mongia, in Piemonte, dal 19 al 24 luglio, nell'ambito di un progetto dell'associazione Arborea.

L'obiettivo era quello di scoprire i castagneti della regione e tutte le dinamiche culturali ed economiche che permettono loro di resistere al declino. Oltre ai vari incontri e alle visite, dovevamo essere pronti per un evento in particolare: il festival Castagneto Acustico, ideato oltre 10 anni fa da Sandro Bozzolo, regista cinematografico e figlio e fratello di un castanicoltore. Un'intera serata di letture e concerti, dal tramonto al buio della notte, costellata di stelle e fiaccole. Una festa di grazia, e tanti gelati alla castagna!

Avevo scelto di partecipare con una performance collaborativa: un karaoke letterario basato sulla letteratura della castagna. Sono stata io ad aprire la serata, ed è stato bello ascoltare una decina di lettori che si alternavano a interpretare le voci e i testi dei grandi poeti e scrittori che hanno celebrato le castagne e i castagni, di tutte le epoche e in tutte le lingue. Pablo Neruda, Giuseppe Ungaretti, Gianni Rodari, Virgilio, Jean Giono, Herman Hesse, Grazia Deledda, Giovanni Pascoli, George Orwell...

Ma eravamo lì anche per parlare della castanicoltura in Corsica. Abbiamo scelto di affidarci a un estratto di François Xavier Dianoux-Stefani e, naturalmente, a Paoli di Tagliu. André ha cantato alcuni versi del Lamentu di u Castagnu. È un eufemismo dire che ha suscitato emozione e fratellanza.

Negli ultimi giorni, la nostra intuizione è stata confermata: i populi di u castagnu sò populi fratelli! A noi d'adunesce li!

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